mercoledì 15 giugno 2011

Un'altra vittoria a Treviso


Domenica pomeriggio, sul lontanissimo ma bellissimo campo di Treviso, ospitato in una enorme struttura con almeno 5 campi da rugby, campi da basket, palazzetti dello sport, insomma un sogno per noi liguri che abbiamo difficoltà a trovare spazi nella nostra regione, la squadra senior vince contro il Casteller, un'altra partita all'ultimo respiro, come quella di 2 settimane fa a Brescia.

Fase iniziale in attacco per noi, davvero deludente, in cui riusciamo a collezionare solo 75 runs (come si chiamano i punti nel cricket, la media dovrebbè essere intorno a 200 runs, per 40 overs) condizionata dalla sveglia alle 4 del mattino, dal lungo viaggio, e dalla tensione per essere arrivati pochi minuti prima di iniziare a giocare. A quel punto ci siamo raggruppati, dopo aver mangiato un boccone, come da tradizione del cricket, il 3° tempo si svolge a metà partita, e abbiamo deciso di cambiare il corso di quella che sembrava una sconfitta ormai inevitabile.

Il capitano Niranga è venuto da me e mi ha detto: "Chicco, ora giochiamo una partita di cricket come non hai mai visto"... e ovviamente giocato, aggiungo io...

E così il secondo Inning inizia, con noi al lancio, e subito si capisce subito che il tema sarà quello della pressione sugli avversari e sulla grinta messa su ogni palla.
Iniziano i lanci e dopo Shanta, autore di un'eliminazione grazie ai suoi lanci in stile "missile aria-terra", e il graditissimo ritorno di Harpreet (il giovane fresco di pre convocazione nazionale in forza al Genoa, già soprannominato il "Balotelli" del cricket per l talento che sfoggia in giovane età), salgono in cattedra il capitano Niranga (ormai usuale protagonista) e l'italo indiano Pashupatti, che lancio dopo lancio martellano i battitori avversari lasciando loro pochi punti da realizzare.

Lanciano veramente bene, ed eliminano i battitori avversari uno dopo l'altro, tra una rottura di wickets (il castello di legno alle spalle del battitore, e che lui stesso deve proteggere con la mazza, pena l'eliminazione) e alcune prese al volo.
Veramente una prestazione da sottolineare, quella di Pashupatti Alsen, che porta la squadra ad avere sempre più sicurezza durante la partita, mentre si materializza la consapevolezza di poterla vincere.
Noi fielders (i giocatori schierati in campo intorno alla zona di lancio e battuta) ci limitiamo a contenere le battute dei trevigiani, senza particolari problemi.
Alla fine i ragazzi del Casteller Treviso riescono ad arrivare, faticando non poco, a 55 runs, e con tutti i battitori eliminati.
Una grande prestazione e un' altra grande vittoria!

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